Il social network di immagini ha ammesso
che la censura riguarda le norme che Apple impone alle applicazioni che
vogliono essere diffuse sugli smartphone
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Una bambola sostiene la campagna FreeTheNipple |
Ad aprile sul social network di immagini Instagram e su Twitter si era diffusa la campagna FreeTheNipple – la libertà di mostrare il seno
– lanciata in Svezia e sostenuta da donne provenienti da tutto il mondo
che pubblicavano le proprie foto a seno scoperto per rivendicare la
libertà di mostrare il corpo femminile senza che fosse associato alla
sessualità.
Finora nessun responsabile delle piattaforme di
condivisione aveva spiegato il vero motivo per cui le fotografie in cui
si vedono capezzoli femminili vengano censurate, a differenza di quanto
accade con quelle che mostrano il torso nudo di uomini. Ora però, l’amministratore delegato di Instagram Kevin Systrom, a mesi di distanza dalla polemica che aveva portato la discussione addirittura al parlamento svedese - quando anche una deputata aveva deciso di aderire alla campagna - ha finalmente chiarito cosa succede quando un’immagine di parziale nudo femminile viene pubblicata.Secondo Systrom, Instagram sottopone le immagini a uno stretto controllo per continuare a diffondere la propria applicazione sui dispositivi Apple. In sostanza, sarebbe l’azienda statunitense fondata da Steve Jobs la vera responsabile della censura, dal momento che detiene regole precise sulla diffusione di nudità femminili, al fine di garantire un servizio adatto ai minori di 18 anni.
Se un’azienda di applicazioni, come Instagram per esempio, vuole continuare a collaborare con Apple, deve rispettare le sue norme ferree e censurare i propri utenti. Le uniche immagini a seno scoperto che le donne possono pubblicare sono quelle relative all’allattamento e alle cicatrici provocate dalla mastectomia, l’operazione chirurgica che prevede l’asportazione della mammella.
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