venerdì 14 luglio 2017

Pupa, la bambola italiana posseduta da uno spirito


Non sono poche le storie che raccontano di bambole o giocattoli avvolti nel mistero. Questa riguarda una bambola degli anni '20 appartenuta ad una bimba di Trieste.
Capita piuttosto spesso di ascoltare storie di alcuni oggetti che, secondo le testimonianze di alcuni, ospiterebbero uno spirito malvagio: sulle bambole e i giocattoli, in particolare, si dice che siano posseduti dagli spiriti dei bambini che giocavano con loro.
Uno di questi racconti sinistri nasce in Italia e riguarda una bambola antica di nome Pupa appartenuta a una bambina di Trieste negli anni '20 del Novecento. A quanto pare il legame tra la bambina e la sua bambola era molto stretto: nonostante i viaggi compiuti con la sua famiglia prima in giro per l'Europa e poi negli Stati Uniti, la bimba non si separava mai dalla sua bambola, qualsiasi cosa accadesse.
Anche da adulta, infatti, la proprietaria della bambola la tenne con sé e raccontò ai suoi figli e nipoti il rapporto speciale che le legava sin dall'infanzia e le confidenze che lei rivolgeva a Pupa che, chissà come, sembrava capirla, come se avesse una coscienza. Quando nel 2005 la proprietaria morì, la bambola passò alla sua famiglia che, per ricordarla come un oggetto dall'alto valore affettivo, decise di conservarla insieme ad altri oggetti all'interno di una teca di vetro. 
Da allora, però, alcune cose inquietanti hanno allarmato i familiari della donna che per così tanto tempo si prese cura di Pupa. La famiglia ha infatti segnalato più di un'attività insolita: sembra che una volta sia stato trovato il vetro della teca appannato come se la bambola respirasse, che di tanto in tanto si siano sentite delle risatine nel cuore della notte e notati dei cambiamenti della posizione di Pupa nella teca.

Suggestione o inquietante realtà?

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