Lo stop su tutti i voli negli Usa. Ma altre compagnie, Alitalia compresa, decidono di seguire le indicazioni delle autorità americane
Niente
Galaxy Note 7 a quarantamila piedi di quota. L’ultimo prodotto
sudcoreano deve restarsene a casa o rischia il sequestro. Il telefonino
di Samsung — che prende fuoco all’improvviso e che l’azienda ha scelto
di non produrre più — non sarà consentito a bordo degli aerei. Il bando,
deciso venerdì dal Dipartimento Usa dei Trasporti «per motivi di
sicurezza», è il primo del genere nei confronti di uno strumento — lo
smartphone — utilizzato da oltre tre miliardi di persone. Al passeggero
trovato in possesso di quel modello sarà negato l’imbarco. In aggiunta
le autorità potranno multarlo e persino mandarlo a processo.
Il fronte anti-smartphone
Il
dispositivo Samsung quindi non potrà neanche essere portato in cabina
con sé o nel bagaglio a mano. Una decisione drastica che segue il
divieto di trasporto nei bagagli da stiva o come spedizione cargo. Per
ora la mossa ha effetti sui voli americani, ma altre compagnie non
statunitensi — Singapore Airlines, Air New Zealand, Alitalia — hanno
deciso di muoversi in questo senso. Del resto era stato proprio il capo
di un vettore, Tim Clark di Emirates, a chiedere lo stop: «Bisogna
proibire ai passeggeri di salire con lo smartphone difettoso». Alcune
ore dopo ecco la decisione del Dipartimento dei Trasporti: da sabato 15
ottobre il Galaxy Note 7 non è più consentito nei collegamenti Usa.
Anzi: ora è nella lista nera degli oggetti che non si possono portare
come i fuochi d’artificio o i liquidi.
L’incertezza sui controlli
Se
la decisione è chiara, resta incerta la sua applicazione. Diversi
addetti aeroportuali spiegano che i metal detector e le macchine a raggi
X non sono dotati di software in grado di individuare ai varchi di
sicurezza — come succede, per esempio, per i liquidi — il modello esatto
di smartphone che è proibito portarsi a bordo. Non solo. Il personale
delle compagnie aeree è autorizzato a perquisire i passeggeri? Nel
dubbio alcuni vettori — anche per evitare denunce — hanno già chiarito
che hostess e steward non controlleranno i viaggiatori alla ricerca del
modello proibito.
Gli strumenti contro gli incendi a bordo
Nel frattempo società come Delta Air Lines, Alaska Airlines e Virgin America si stanno dotando di borse anti incendio e anti esplosione per contenere qualsiasi tipo di incendio a bordo derivante da un difetto nei telefonini. «Non basta addestrare il nostro personale e avvertire i passeggeri», ha detto pochi giorni fa Ed Bastian, amministratore delegato di Delta. I sacchetti di contenimento — di varie dimensioni — non costano pochissimo: il prezzo medio si aggira attorno ai 1.700 euro per i modelli più piccoli e può arrivare anche a quattromila per le versioni large, in grado di contenere un pc portatile.
Fonte: corriere.it
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