La notizia, sconvolgente, è passata sotto silenzio e rischia di mettere in imbarazzo Papa Francesco: un auto del Vaticano è stata beccata dalla Gendarmeria francese con a bordo 4 kg di cocaina. Che (diavolo) succede? Ecco tutti i dettagli.
I fatti: l’auto con targa del Vaticano, di proprietà del cardinale argentino novantenne Jorge Mejia (ex archivista e bibliotecario della Santa Sede) è stata fermata dalla Gendarmeria francese, che ha scovato all’interno del veicolo 4 kg di cocaina e 150 grammi di cannabis.
Alla guida, ed è questa la stranezza, c’erano però due italiani – secondo le accuse vicini al Cardinale – che avrebbero chiesto l’auto in prestito al prelato senza fornire ulteriori spiegazioni sull’utilizzo del veicolo stesso.
Tanto è vero che, come riportato dall’Agi, fonti vaticane hanno assicurato che:
“Nessun dipendente o membro della Santa Sede è stato direttamente coinvolto nella vicenda. Il Vaticano ha quindi confermato la notizia dell’arresto dei due italiani alla dogana francese.
I due erano a bordo dell’auto appartenente al cardinale argentino Jorge Mejia, ex archivista e bibliotecario della Santa Chiesa di Roma. Mejia, 91 anni, è in convalescenza dopo un infarto (Papa Francesco due giorni dopo la sua elezione lo andò a visitare in una clinica romana, ndr).
Secondo una radio francese, è stato il segretario di monsignor Mejia a prestare l’auto ai due italiani affinché provvedessero a fare il tagliando. I due ne hanno approfittato andando in Spagna, comprando la droga e pensando di farla franca grazie all’immatricolazione diplomatica. Sarebbero ancora in stato di fermo nella regione lionese.”
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