martedì 9 agosto 2016

Le belle son brutte persone! La rivincinta delle brutte e grasse!

Cari ometti,
è forse giunta l'ora di chiarire un paio di punti, di mettere quei punti sulle "i", quelle stesse "i" che danno l'inizio alla parola "ipocrisia". Perché "ipocrisia"? Perché quando un'atleta viene definita "cicciottella", o quando con ironia ci si fa beffa della donna che passa ore a truccarsi, oppure ancora quando ci si lamenta che una foto è truccata, peggio quando "sei grassa, non metterti i leggings!", allora non si può parlare sperando che qualcuno non trovi quello scintillio di ipocrisia che vive nel fondo dei vostri concetti.
Vedete, spesso veniamo tacciate di essere agguerrite tra di noi cercando di colpirci a vicenda sul punto che più fa male: l'aspetto fisico. È vero. Lo facciamo. Ci diciamo "guarda quella, che brutta... ed è pure una balena/pare anoressica".
Non lo si può negare, tutte l'abbiamo detto in preda a quel momento di stupidità.
Ma così ci hanno insegnato. Così ci avete insegnato. Ci avete insegnato che una donna brutta non può andare da nessuna parte. Che una donna non piacente non potrà mai avere successo. Che una donna grassa non è voluta da nessuno. Più grave, che una donna senza curve, non è donna. Fa male.
Fa male sapere che il nostro aspetto è qualcosa che conta così tanto. E allora sappiamo che quello è un punto debole, una ferita dolente per tante... e così colpiamo lì.
La verità è che spesso non notiamo il luccichio dell'ipocrisia in ciò che ci avete insegnato. Spesso non vediamo quel piccolo particolare.
Spesso ci guardiamo allo specchio e quel che notiamo sono rughe, smagliature, occhiaie, doppie punte, il brufolo che annuncia il vicino arrivo delle mestruazioni, la bocca troppo sottile, il seno ideale che non abbiamo ma che nessuno sa dirci come dovrebbe essere fatto.
Ci guardiamo. Spesso non ci piacciamo. E allora via a riparare quel che non vogliamo vedere, ciò che non vogliamo venga visto da quel tizio conosciuto per caso che vorremmo ci guardasse a bocca spalancata.
Eppure, luccica, l'ipocrisia luccica ma non troppo forte. Non abbastanza per sorriderci allo specchio.
Scordiamo che voi le donne le volete avventurose, mature, vissute, indipendenti e capaci.
Quelle mille smagliature che alle volte vi fanno storcere il naso, sono la prova che siamo come ci volete. Sono la prova che i nostri corpi hanno subito cambiamenti importanti, spesso dettati dalla mente... Chi per lo stress prepotente che ci ha private della fame o che a volte ce ne ha data troppa. Chi per un parto e il suo dolore che richiede una forza sovrumana. Chi perché ha subito gli effetti di una malattia... insomma, come la si voglia mettere è tutta esperienza. È tutto vissuto.
Ma vivere alle volte non ci rende belle ai vostri occhi. Chiedeteci perché il nostro corpo è segnato. C'è sempre una storia dietro. Andate a caccia di quella donna vissuta che tanto desiderate.
Cercate la donna che pensa, pondera e rimugina sotto il trucco che nasconde le nostre occhiaie.
E quei chili di troppo o in meno, amateli. Non schieratevi dalla parte di ciò che ci rende nemiche di noi stesse. Siate gli eroi che spesso anche voi sognate di essere... Perché sentirci giudicate "cicciottelle" o "rachitiche" è come essere mangiate da un drago. Ci trita coi denti dell'odio, ci rigurgita facendoci passare per la gola dell'umiliazione e ci fa finire nel baratro dello stomaco della depressione.
A volte diciamo "ma sì, fanculo tutto, io mi amo così come sono". Ed è la verità, prendiamo la forza che abbiamo e ci amiamo. Poi però quella forza ci fa scordare che siamo umane e, che da tali, abbiamo bisogno anche noi di essere amate. Come ne avete bisogno anche voi.
Possiamo essere intelligenti, sveglie, capaci... anche atlete olimpioniche ma tutto ciò scompare dietro ad un giudizio. Ad una parola. Ad un articolo di giornale, o un commento sotto una nostra foto o, peggio ancora, dietro ad uno sguardo di giudizio.
Abbiamo storie anche noi, che vanno ben oltre una mano di fondotinta o una guaina contenente.
In questo post c'è la voglia di regalare un pensiero a qualche amica che si vede negativamente troppo in tutto. Come c'è la voglia di rendere conscio un amico del fatto che forse le imperfezioni non sono difetti.
Ma del resto è una visione mia, sono di parte su tutto. Sono dalla parte di chi alza le spalle e dice "bacia il mio grosso grasso culo negro".
Aiutateci a non dar peso a quello che la società considera "brutto".
Se vedete una donna con il trucco, pensate che voi tenete la barba per non sembrare bambini.


Se vedete una donna importante con dei leggins, pensate a tutte quelle volte che "non ho voglia di stare a vestirmi a puntino, voglio mettermi comodo e basta".
Se vedete una foto modificata, pensate a quelle volte che ne avete scattata una voi e vi siete visti brutti, per poi postarla e dire "non piace a nessuno solo perché non ho le tette altrimenti...".
Se una donna vi dice "mi piace il palestrato e senza peli" ricordatele che un tempo dormiva coi peluche fatti ad orso e che quelle erano le dormite migliori. Se vedete una donna, guardate alla sua storia.
Se vedete che ha bisogno di consensi nei complimenti, ricordatele ch'è la sua personalità a rendere bello quel che lei vede imperfetto.
Se vedete una donna con questi occhi, il suo sguardo non sarà concentrato sullo smalto scheggiato. Sarà su di voi. Siate il suo specchio senza mai dimenticarvi che non è insicura, ma è oppressa dai pensieri sbagliati che hanno portato a questo post.

Amatela. Fatevi amare. Amatevi a vicenda.

Ah e se non vi va bene... Beh, baciate il mio grosso grasso culo negro <3


Scritto da una donna che s'é rotta il cazzo!

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